Analisi polliniche sul miele

Il miele contiene sempre granuli pollinici che derivano dalle piante sulle quali le api hanno raccolto o che erano presenti nell’ambiente di produzione del miele. Il riconoscimento e conteggio dei granuli pollinici contenuti nel miele permette quindi di risalire all’origine botanica e geografica del miele.

L’analisi viene offerta con due livelli di approfondimento:

Analisi pollinica completa (cod. MPOL)

Il risultato dell’analisi è costituito dall’elenco delle forme polliniche identificate corredate dalle percentuali riscontrate e completato dall’indicazione della quantità totale di polline contenuto e dalla segnalazione di eventuali altri elementi microscopici evidenziati. Viene fornita anche la descrizione organolettica del miele, eseguita al fine di una corretta interpretazione dello spettro pollinico. L’analisi è accompagnata dalla diagnosi finale relativa all’origine botanica e geografica e da una interpretazione dettagliata. L’analisi completa comprende anche la stima della quantità assoluta di granuli pollinici (analisi quantitativa) e l’analisi organolettica descrittiva.

Vedi un esempio di analisi pollinica completa

Vedi il glossario dell’analisi organolettica

Accertamento microscopico (cod. MACC)

L’accertamento microscopico consiste in una valutazione delle principali componenti polliniche del miele. Viene svolto in maniera analoga all’analisi melissopalinologica completa, ma il conteggio è eseguito su un numero inferiore di granuli. Il risultato è costituito dalla sola interpretazione relativa alle principali componenti botaniche del miele. Essendo un’analisi molto più economica, può essere una interessante alternativa all’analisi completa nelle pratiche di autocontrollo.

Vedi un esempio di accertamento microscopico

Vai alle modalità di richiesta analisi

Vedi il metodo di analisi

Vedi un nostro articolo sulla caratterizzazione del miele di lavanda

Vedi un nostro articolo sulla caratterizzazione geografica dalla rivista L’apis

Scarica la monografia – Analisi pollinica e Mieli uniflorali (7 MB)

Scarica la monografia  – I mieli italiani: schede descrittive di alcuni dei principali mieli uniflorali (9 MB)

FAQ

A livello merceologico serve per verificare la corrispondenza alla denominazione botanica facoltativa (per esempio “Miele di acacia”, “Miele di eucalipto” ecc.), all’indicazione obbligatoria del paese di origine e all’indicazione facoltativa dell’origine territoriale (per esempio “Miele della costiera Amalfitana”, Miele della Valle d’Aosta”). A livello conoscitivo e per i mieli multiflorali (millefiori) serve per valutare le fonti alle quali si sono approvvigionate le api per comporre il miele. Permette di verificare alcuni tipi di difettosità (presenza di lieviti, di tracce di covata) e alcuni tipi di frodi.
Per la verifica dei mieli uniflorali, le norme vigenti (D.L. 179/04) indicano che il prodotto deve provenire dall’origine indicata e possederne le caratteristiche organolettiche, chimico-fisiche e microscopiche. Per alcuni tipi di miele e nei casi dubbi può quindi essere necessaria anche la verifica di alcuni parametri chimico-fisici, quali, per esempio, il colore, la conducibilità elettrica e il rapporto fruttosio/glucosio.
In genere sì, a condizione che il laboratorio al quale ci si rivolge abbia una sufficiente esperienza in questo campo.
In genere no, solo le frodi più grossolane possono essere riconosciute con l’analisi pollinica, in genere sono necessari metodi d’analisi di tipo chimico-fisico particolarmente approfonditi e specializzati.
A questa domanda non è possibile rispondere in maniera semplice, in quanto le norme non definiscono percentuali minime non essendo possibile verificarle in maniera analitica. Il controllo deve essere effettuato attraverso la verifica di diversi parametri compositivi che non sono inclusi nelle norme stesse ma sono oggetto di documenti scientifici. Per un approfondimento di questo tema si veda la nostra monografia sull'argomento. (7 MB)
Non è sempre necessario, se il produttore è certo che il raccolto principale è quello indicato e le caratteristiche organolettiche del miele corrispondono a quanto abituale per quel tipo di miele. Nei casi dubbi è invece opportuno per evitare di incorrere in sanzioni.
No, non è necessario. E’ consigliabile invece nel caso di chi acquista miele per poi rivenderlo sotto sua responsabilità.
Nel caso il prodotto non corrisponda al dichiarato, in genere, la sanzione è di tipo amministrativo di importo tra 600 e 6.000 euro e viene in genere applicato il doppio del minimo, cioè 1.200 euro. Possono anche essere applicate maggiori sanzioni, anche penali (frode in commercio).
L’analisi pollinica completa è sempre preferibile, soprattutto quando il risultato debba essere mostrato a terzi. L’accertamento microscopico è una versione economica utile nell’ambito dell’autocontrollo.
Per un migliore servizio, è utile che il richiedente indichi l’origine botanica e geografica presunta. Questo ci permette di rispondere meglio al quesito posto dall’analisi pollinica e di segnalare, nella risposta, se le caratteristiche sono a meno compatibili con le indicazioni presunte. Se non vengono date indicazioni la diagnosi sarà più generica.

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